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Se qualcuno ancora pensa la poltrona di Maria Elena Boschi non debba saltare, forse cambierà idea dopo aver letto l’editoriale di oggi di Maurizio Belpietro.
Il direttore del quotidiano de La Verità esordisce scrivendo che la vicenda di Banca Etruria, oltre ad affossare il Pd, “contribuirà anche a quella di Paolo Gentiloni”, prosegue poi spiegando che l’ex ministra “si interessava di Etruria e senza averne titolo” ben prima che l’istituto fallisse e conclude facendo notare un aspetto tanto grave quanto taciuto.
Scrive Belpietro:
“L’ aspetto più grave è però un altro, e cioè che la Boschi cercò di intralciare la fusione con la Popolare di Vicenza. Vale qui ricordare cosa scrisse nel 2015 Il Sole 24 Ore a proposito dell’ offerta fatta dalla banca guidata da Gianni Zonin, il quale, quando le azioni di Etruria valevano 75 centesimi, offrì 1 euro per ogni titolo.
«Con il senno di poi», spiegò il quotidiano di Confindustria, «quella proposta avrebbe salvato le migliaia di piccoli soci dalla distruzione completa del loro investimento». Ecco, nell’ ombra e senza averne titolo, la sottosegretaria interpellava il presidente della Consob per evitare che la banca del padre finisse tra le braccia di Vicenza e gli obbligazionisti venissero salvati. Serve altro per farsi da parte? Noi crediamo di no. Semmai serve che Maria Elena Boschi ci dica con chi altri ha parlato di Banca Etruria e con quali risultati.”
E per quanto riguarda la querelle sul fatto che la Boschi mentì o non mentì davanti al parlamento, il giornalista osserva:
“Non è vero, come ha dato a intendere al Parlamento, negando conflitti di interessi e corsie preferenziali, che si sia tenuta alla larga dalle vicende della banca. Altro che querelare Ferruccio de Bortoli per aver parlato di contatti con l’ amministratore delegato di Unicredit.
Ben prima che la banca fallisse, Maria Elena Boschi si interessava di Etruria e senza averne titolo. Parlare con il presidente della Consob per evitare un’ operazione finanziaria di competenza del mercato e delle autorità di vigilanza è un’ intromissione bella e buona. L’ ingerenza era evidentemente giustificata da interessi personali più che istituzionali.” Fonte

Di Redazione

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