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Le bibite alla frutta rientrano nella classifica delle bevande analcoliche più amate dagli italiani, in particolar modo durante i mesi caldi dell’anno in cui si ha più voglia di bere qualcosa che disseti, rinfreschi e aiuti magari anche a ripristinare le riserve di sali minerali.
Uno dei soft drink più venduti è l’aranciata che per lungo tempo è stata caratterizzata, per legge, da una percentuale minima di arance pari al 12% del prodotto finito. Di recente, tuttavia, è entrata in vigore la legge n. 161 del 30 ottobre 2014 che stabilisce che la percentuale minima salga al 20%.
Questo provvedimento è stato accolto con estrema soddisfazione da parte dei produttori agricoli e delle associazioni di consumatori, che da molti anni auspicavano un aumento del tenore di “vera” frutta all’interno delle bibite: in questo modo, infatti, l’acquirente è più tutelato essendo il prodotto di maggiore qualità e contenente meno zuccheri aggiunti, coloranti o altri additivi. Notevoli benefici sono attesi anche per i produttori di arance, dal momento che si innalzerà la richiesta.
A supporto delle aziende attive nella produzione di succhi di frutta, gli impianti Prisma Tech rappresentano una scelta all’insegna della qualità e dell’affidabilità poiché permettono il dosaggio preciso degli ingredienti garantendo l’omogeneità e le caratteristiche nutrizionali del prodotto finito. Per maggiori informazioni: prismatech.it.

Di ZenzCom