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Le tecniche di stampa prima della rivoluzione gutenberghiana
Prima di arrivare alle attuali tecniche di stampa volantini cosi’ come le stampe depliant, è utile ripercorrere l’evoluzione storica attraverso Gutenberg e la diffusione della stampa.
Per molti secoli furono i monaci amanuensi a trascrivere a mano i testi sacri, al fine di tramandare il sapere religioso in essi contenuto. Questi primi libri, spesso adornati con illustrazioni e miniature, ebbero in un primo momento la forma del rotolo ed erano denominati volumina; in una seconda fase, invece, assunsero una forma rettangolare e furono chiamati codices.
I volumina erano realizzati sul papiro, mentre i codici erano ottenuti con la pergamena, materiale più adattabile e flessibile rispetto al papiro. Successivamente, intorno al XIII secolo, fu introdotta la cosiddetta stampa xilografica, ovvero la stampa a caratteri fissi. Il libro xilografico veniva realizzato attraverso l’incisione di intere frasi  su una matrice ricavata da un unico blocco di legno e che, dunque, poteva essere impiegata per una sola operazione di stampa.

Gutenberg, l’invenzione dei caratteri mobili e la diffusione della stampa

diffusione della stampaJojannes Genssfleisch detto Gutenberg (nato tra il 1394 e il 1399 e morto nel 1468) era un orafo di Magonza, cittadina tedesca situata nei pressi del fiume Reno. Egli tentò di sfruttare le proprie conoscenze relative alla lavorazione dell’oro per perfezionare la tecnica della stampa a mano.
A tal fine identificò 4 elementi fondamentali per determinare il definitivo abbandono della tecnica xilografica e dare luogo ad un vero e proprio processo industriale:

  1. la carta, che era stata importata dall’Oriente intorno al dodicesimo secolo
  2. il torchio
  3. l’inchiostro
  4. i caratteri mobili

Il torchio
Gutenberg adattò un comune torchio per l’uva, abitualmente utilizzato dai vendemmiatori renani, per mettere a punto una pressa per la stampa, che poi assunse il nome di torchio tipografico.
L’inchiostro
L’orafo renano, inoltre, realizzò un nuovo tipo di inchiostro, utilizzando una speciale vernice di olio di lino. Esso risultò essere molto più duraturo dell’inchiostro utilizzato fino a quel momento.
I caratteri mobili
La sua più importante scoperta furono i caratteri mobili di metallo fuso, realizzati con una lega di piombo, stagno e antimonio. Sfruttando il principio della fusione a ripetizione, Gutenberg riuscì ad ottenere da una singola lettera incisa in rilievo, la matrice di una serie di caratteri di diversa grandezza e di diversa forma.
Il grande merito di Gutenberg fu quello di aver anticipato di almeno tre secoli la cosiddetta teoria dei pezzi intercambiabili, da cui prese il via il moderno concetto di produzione in serie.

Di Redazione

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