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Omocisteina e colesterolo: due molecole che possono entrambe incidere sulla salute di ciascuno di noi, se non le si combatte con alimentazione e stile di vita corretti.

 Omocisteina e colesterolo: pericoli da non sottovalutare

Il colesterolo è un bersaglio noto da tempo, e spesso additato, anche nei media, tra quelli che sono i nemici della salute.
Naturalmente le cose sono un po’ più complesse di quello che può passare nella banalizzazione del problema: il colesterolo non è di per sé un “nemico”. Tanto per cominciare il colesterolo è parte integrante della composizione delle cellule; è la sostanza base di formazione di alcuni ormoni steroidei; è fondamentale nello sviluppo embrionale e anche nella digestione delle sostanze grasse.
Il colesterolo diventa invece un problema quando è in eccesso nel sangue, e un’alimentazione corretta, uno stile di vita sano, ed eventualmente un integratore dietetico ad hoc possono aiutare a tenerlo in regola.
Per quanto riguarda l’omocisteina la “copertura mediatica” è decisamente inferiore, ma i dati scientifici a disposizione non sono assolutamente da sottovalutare.

 Omocisteina e colesterolo: l’omocisteina come “nuovo” nemico

Se del colesterolo sappiamo tutto, e da tempo, anche a livello divulgativo, dell’omocisteina non si sapeva nulla fino al 1932, e la prima correlazione tra omocisteina e malattie cardiache risale solo al 1964, con la ricerca del dottor Kilmer McCully dell’università di Harvard.

L’omocisteina come fattore di rischio

A partire dagli studi di Kilmer McCully l’omocisteina è stata identificata come fattore di rischio non solo per le malattie cardiache, ma anche per ictus, Alzheimer, Parkinson e disfunzione erettile.
Inoltre,  l’omocisteina è stata correlata anche a malattie degenerative quali l’artrite: di fatto lo stesso invecchiamento è associato ad alti livelli di omocisteina.
Mantenerla controllata, quindi, è opportuno così come si deve mantenere sotto controllo il colesterolo: i fattori sono quelli correlati a uno stile di vita sano, alla necessità di fare attività fisica, e poi ci sono i fattori che possono essere regolati anche grazie all’assunzione di integratori; da essi si ottiene una benefica assunzione di vitamina B, di glicina e di antiossidanti.
immagine (cisteina): wikipedia.