Il trattamento antiattrito è una speciale procedura che viene effettuata sui materiali (acciai e leghe) e che consente di ottenere uno strato aggiuntivo di nichel sigillato (e, in aggiunta, di un additivo). Questo deposito superficiale di nichel riesce a garantire il mantenimento della durezza superficiale e, allo stesso tempo, riesce anche ad abbassare il coefficiente di attrito del materiale.
nichel_chimico_NicasilIl trattamento antifrizione consente di ottenere due processi:
– il primo è che lo strato di nichel superficiale raggiunge la durezza di circa 500-550 HV100 ma una volta che viene indurito tramite il trattamento termico arriva anche a 1000 HV100 (che raggiunge dopo 10 ore a 300 gradi centigradi): il trattamento antiattrito aiuta il prodotto grezzo a diminuire il coefficiente di attrito del nichel che passa da un iniziale 0,4 (la rugosità resta costante) a un successivo 0,2 o anche 0,1, un valore che si ottiene soltanto aggiungendo il sigillante antifrizione;
– il secondo è che il trattamento antiattrito diventa davvero fondamentale quando si tratta di particolari metallici che stanno a contatto con determinati agenti aggressivi. Siccome il trattamento antiattrito agisce sulla resistenza alla corrosione, questo procedimento ne aumenta la tenuta di circa il venti per cento in più rispetto a quanto fa la nichelatura standard (considerando un sigillante che viene applicato al 30%).

Di ZenzCom