Da diversi mesi nel Salento, è in costruzione il Twiga, un lido vip di proprietà dell’imprenditore Flavio Briatore. Dopo ripetuti controlli, le autorità hanno deciso di sequestrare la struttura. Furiosa la reazione di Briatore:
“Non si può lavorare in Italia. Evidentemente la burocrazia conta più di ogni altra cosa. Così non mi interessa “. Della sua esperienza al Twiga di Otranto parla ormai al passato. “Ormai sono fuori. Avevo dato una licenza, l’ho ritirata”. Così sarà almeno fin quando la situazione non sarà chiarita a livello giuridico, aveva fatto sapere la società Billionaire Lifestyle Sarl, la società di Briatore che aveva deciso di investire sulla costa salentina. Questo il report della Repubblica.it
Il progetto del Twiga
Briatore parla come se fosse una cosa sua non a caso. A sviluppare il progetto del Twiga a Otranto è stata la società Cerra Sarl. La Billionaire life Style, proprietaria del marco Twiga, aveva soltanto concesso la licenza. L’inchiesta del pm Antonio Negro – sulla base di alcuni accertamenti effettuati dai carabinieri e dalla polizia provinciale – ha ravvisato delle irregolarità nelle autorizzazioni rilasciate dall’amministrazione comunale di Otranto.
Nel registro degli indagati è finito Mimmo De Santis (presidente di Federalberghi Salento), il progettista e direttore dei lavori, Pierpaolo Cariddi, fratello dell’attuale sindaco Luciano e candidato come primo cittadino alle elezioni dell’11 giugno. Le ipotesi di reato contestate riguardano violazioni di norme urbanistiche in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e abusiva occupazione del Demanio marittimo.