Tutti gli anni si rinnova ormai da tempo la possibilità di effettuare ristrutturazioni edilizie e di acquistare mobili usufruendo di particolari detrazioni che sono tanto interessanti da incentivare la spesa. Oggi analizziamo la guida aggiornata alle detrazioni in modo da comprendere cos’è cambiato e cosa, invece, è rimasto come sempre proprio in seguito alla pubblicazione della guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” da parte della Agenzia delle Entrate.

imgLa detrazione fiscale riguarda sostanzialmente le specifiche che riguardano gli interventi di ristrutturazione edilizia ed è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011: in sostanza determina gli oneri detraibili dall’Irpef per una cifra che è pari al 36% delle spese sostenute.

Le spese possono raggiungere un ammontare complessivo che non deve essere superiore a 48.000 euro per ogni unità immobiliare: il decreto legge n. 83/2012 eleva la detrazione al 50% e a 96.000 euro l’importo massimo. La proroga dei benefici è avvenuta più volte fino anche all’ultima legge di stabilità (legge n. 208 del 28 dicembre 2015) dove si specificava che la detrazione del 50% veniva prorogata fino al 31 dicembre 2016 e ogni unità immobiliare poteva avere un tetto di spesa di 96.000 euro. 

Solo dal 1° gennaio 2017 la detrazione è tornata quella iniziale, ossia 36% e con il limite di 48.000 euro per ogni unità immobiliare. Proroghe anche per quanto riguarda i lavori per eliminare le barriere architettoniche che usufruiscono della detrazione del 50%: questo è il momento giusto per provvedere all’installazione di montacarichi.

Di ZenzCom