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Le donne che stanno allattando potrebbero soffrire di ragadi, ovvero piccoli tagli che si formano a livello del capezzolo e che sono molto dolorosi, nonostante le loro piccole dimensioni. Le ragadi tuttavia possono anche comparire in altre zone del corpo, ad esempio lungo le dita o ancor peggio allo sfintere anale.
Queste lacerazioni della pelle si formano, in genere, a causa della stitichezza. Quando non si evacua con regolarità, nell’intestino le masse fecali aumentano di dimensioni e anche di durezza e, di conseguenza, durante la defecazione è possibile che esse facciano dilatare lo sfintere oltre le sue possibilità fisiche.
Le ragadi che si formano tra le pliche dello sfintere sono di difficile guarigione sia per la forma stessa dei tessuti che per via del fatto che le successive evacuazioni solleciteranno ancora la cicatrice, rallentandone la guarigione. I sintomi delle ragadi sono palesi: perdite di sangue color rosso acceso e, naturalmente, dolore e bruciore talvolta anche intensi.
Come prevenire il problema? È fondamentale intervenire sui problemi di stitichezza di cui si soffre e, per farlo, bisogna incrementare le quantità di fibre assunte quotidianamente con l’alimentazione; gli esperti parlano di almeno 30-40 grammi ogni giorno per far funzionare bene l’intestino, a cui accompagnare almeno un paio di litri di acqua.
Per raggiungere la soglia adeguata di assunzione di fibre si può fare ricorso a integratori specifici come, ad esempio, il FIBRAID® GEL che con la sua formulazione in gel è pratico e piacevole da assumere e può favorire il ripristino del corretto transito intestinale.
 

Di ZenzCom