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Clamoroso e improvviso dietrofront di Luigi Di Maio. Il prossimo candidato premier del Movimento cinque stelle ha infatti deciso che non parteciperà al faccia a faccia televisivo con Renzi previsto per domani su La7 all’interno della trasmissione “diMartedì”. Era stato lo stesso Di Maio, peraltro, a lanciare il guanto di sfida al rivale del Pd Renzi, che aveva prontamente accettato. Se questa scelta di Di Maio si rivelerà un clamoroso autogol o una mossa azzeccata per il Movimento lo dirà solo la “pancia” degli elettori, ma intanto la polemica politica su questa vicenda è subito esplosa a più latitudini.
“La vicenda è talmente ridicola che ogni commento rovinerebbe questa commedia” -ha prontamente twittato il portavoce del Pd Richetti-.

Le dichiarazioni a caldo dei due protagonisti

Scappi? -rincara la dose Matteo Renzi-. Un leader non fugge. Ci vediamo domani da Floris a La7, ore 21:30, io ci sarò”. Poi, ancora, con un lungo post su Facebook: “Oggi Di Maio scappa. Da giorni sapevamo che stavano litigando al loro interno dopo i precipitosi tweet dell’onorevole campano. Che avevano paura. Ma non credevamo che arrivassero al punto di fuggire così. Mi spiace. Da padre prima che da politico. Di Maio potrebbe essere il nuovo presidente del consiglio, se vinceranno loro. Mi spiace per i miei figli pensare che gli italiani rischino di essere guidati da un leader che è senza coraggio. Che ha paura di confrontarsi. Che inventa scuse ridicole. Chi è il leader del Pd lo decidono le primarie, cioè la democrazia interna. Non lo decidono le correnti, non lo decide il software di un’azienda privata, non lo decide Di Maio. Lo decide un popolo meraviglioso che viene ogni giorno insultato sul web da profili falsi e odiatori veri”.
La replica da parte di Di Maio è arrivata immediatamente: “Avevo chiesto il confronto con Renzi qualche giorno fa, quando lui era il candidato premier di quella parte politica. Il terremoto del voto in Sicilia ha cambiato questa prospettiva. Mi confronterò con la persona che sarà indicata come candidato premier da quel partito o da quella coalizione. Il Pd è politicamente defunto e il nostro competitor non è più Renzi”.

L’ipotesi Di Battista come sostituto, subito tramontata

In un primo momento era circolata la voce secondo cui il Movimento cinque stelle avrebbe mandato Di Battista a confrontarsi con Renzi, non in un vero e porprio faccia a faccia ma con domande miste. Poi però un nuovo dietrofront da parte del Movimento. Pare infatti che Di Battista sarà ospite in solitaria di “diMartedì” la prossima settimana, e quindi Renzi sarà a sua volta da solo ospite di Floris nella trasmissione di domani. Di Maio invece pare che abbia detto di sì alla Rai, e sarà dunque ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” nella puntata in programma Domenica sera.

Di Redazione

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