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I calcetti del bimbo durante la gravidanza? Sono sinonimo di una gestazione sana, lo aiutano a crescere e sono una forma di esercizio per sviluppare strutture muscolari e ossee adeguate.
Il culmine dell’attività si ha a circa 30 settimane, il momento in cui un feto è in grado di esercitare fino a 4 chilogrammi di forza contro le pareti dell’utero. Successivamente, tale forza risulta ridotta perché il feto ha meno spazio di manovra a causa delle dimensioni in crescita, ma anche in questa fase sentirlo muoversi e’ importante.
Serve anche per sviluppare correttamente le articolazioni delle gambe e delle braccia. La mancanza di movimento, che si tratti di calci o altro, potrebbe infatti comportare malformazioni muscolo-scheletriche dopo la nascita.
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A evidenziarlo è uno studio dell’Imperial College London e del Great Ormond Street Hospital, nel Regno Unito, pubblicato su Journal of the Royal Society Interface. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno svolto un’ analisi computerizzata delle scansioni di alcune risonanze magnetiche per creare modelli che descrivono il movimento fetale, cosa che ha permesso loro di seguire tali movimenti nei feti da 20 a 35 settimane.
Secondo gli studiosi monitorare i movimenti del feto può aiutare a identificare eventuali malformazioni muscoloscheletriche e lo sviluppo di strumenti per misurare la forza di spinta all’interno dell’utero potrebbe aiutare i medici a preparare le cure adeguate per i bambini dopo la nascita. Ansa

Di Redazione

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