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Detto anche pulsiossimetro, il saturimetro è uno strumento di fondamentale importanza per il monitoraggio delle condizioni fisiche di un paziente. Attraverso questo dispositivo non invasivo, che sfrutta una speciale clip da agganciare a un dito o al lobo dell’orecchio, è infatti possibile accertare in tempo reale la saturazione di O2 del sangue.
Ma come funziona esattamente un saturimetro? Molto semplicemente, questo dispositivo emette particolari radiazioni luminose che vanno a colpire la pelle del paziente, e che una volta riflesse vengono catturate e interpretate dalla sonda.
In base alla luce che arriva al sensore, in pratica, lo strumento è in grado di calcolare la quantità di emoglobina legata nel sangue e da qui di conseguenza la saturazione.
Le basi della tecnologia di questi dispositivi vennero gettate già nel 1935, quando il medico tedesco Karl Matthes realizzò il primo saturimetro della storia; da lì in poi il processo di innovazione fu continuo, al punto da arrivare nel 2009 persino alla produzione di strumenti dotati di bluetooth.
Per i professionisti della sanità e le strutture che si occupano di cure alla persona, il punto di riferimento per la fornitura di saturimetri di altissima qualità è la N.O.R.I.S., azienda attiva in Italia dal 1995.
Le proposte della N.O.R.I.S. comprendono modelli per il monitoraggio istantaneo o continuo di saturazione e frequenza cardiaca, alcuni dei quali sono indicati per gli studi polisonnografici. Nel catalogo completo sono presenti anche tutti gli accessori e i ricambi indispensabili per il loro funzionamento.

Di ZenzCom