L’obiettivo del tavolo era riversare sulla Capitale investimenti per 3 miliardi di euro, divenuti 2 nel corso delle settimane. Oggi la rottura forse definitiva dopo una lettera del ministro a Il Messaggero e la risposta della prima cittadina, sorpresa per il nuovo dimezzamento delle risorse. Le associazioni di categoria a IlFatto.it: “Cinque mesi di reciproche strumentalizzazioni a fini politici. La campagna elettorale ha fatto il resto”
“Mai vista tanta incompetenza”. “Un bluff pre-elettorale, presi in giro noi e tutti i romani”. Carlo Calenda porta via il pallone: il cosiddetto “tavolo per Roma” è chiuso, forse definitivamente. Con il conseguente codazzo di reciproci attacchi fra il ministro uscente allo Sviluppo Economico e la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Il tavolo era stato lanciato nell’autunno scorso proprio dal numero uno del Mise, che aveva messo a disposizione della Capitale d’Italia ben 3 miliardi di euro – divenuti 2 nel corso delle settimane – con la dichiarata intenzione di rilanciare impresa e lavoro nella Capitale, messa in ginocchio dalla fuga degli imprenditori. Ma di questi soldi, Roma non ne vedrà nemmeno un centesimo. Almeno per il momento, in attesa di capire l’esito delle prossime elezioni politiche (e regionali).