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Altro che ombra. Altro che sospetti. La figura di Silvio Berlusconinon è solo proiettata sulle trattative per il contratto di governo alle quali partecipano Movimento Cinque Stelle e Lega. E’ più di un convitato di pietra: è un punto di riferimento. Tanto che ieri, dopo giorni e notti di tavoli di lavoro e prima delle consultazioni al Quirinale che a sentire gli esponenti grillini e leghisti parevano quasi decisive, Matteo Salvini è andato ad Arcore per un faccia a faccia nel quale il leader del Carroccio ha raccontato come sta andando il confronto con il M5s e ha ricevuto consigli e raccomandazioni. Lo raccontano Corriere e Repubblica: la smentita non è ufficiale, passa da “ambienti del centrodestra” che per altro precisano che Salvini e Berlusconi “non hanno però mai smesso di avere contatti”. E d’altra parte non c’è niente da nascondere: è stato lo stesso Salvini ieri, all’uscita dal colloquio con Mattarella, a “ringraziare Berlusconi e Meloni che non hanno spaccato il centrodestra”. Un confronto “mai interrotto” che potrebbe spiegare molte cose, a partire dal pessimismo espresso dal capo della Lega dopo aver parlato con il presidente della Repubblica. Un pessimismo legato in realtà alla volontà di alzare l’asticella: Salvini si sente più forte nella partita con Luigi Di Maio, perché si volta e ha ancora una coalizione che lo lancia da leader verso il 40 per cento e oltre.
Secondo Corriere e Repubblica, dunque, nell’incontro Salvini ha informato Berlusconi sulla situazione della trattativa, sulle distanze che restano e forse si estendono. Viceversa il presidente di Forza Italia ha raccomandato cautela all’alleato diventato leader, scrive il Corriere, perché una cosa sono i punti in un documento, un’altra le storie dei due movimenti, gli elettori e l’azione quotidiana di governo. Il leader del Carroccio, secondo Repubblica, rilancia dicendo che se continua così lui non ha difficoltà a tornare al voto. Forse Berlusconi e Salvini non si sono visti, ma quello che è certo è che per tutta la mattina – a dispetto delle cronache delle ore precedenti (con il capogruppo leghista Gianmarco Centinaio che diceva che al contratto “mancavano solo le virgole”) – i parlamentari berlusconiani suonavano campane a morto per il patto di governo M5s-Lega, guardacaso tutti quelli che compongono il gruppo dirigente del partito: Mariastella GelminiAnna Maria BerniniRenato BrunettaGiorgio MulèLicia Ronzulli. (Fonte)

Di Redazione

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