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Il bilancio delle vittime dell’attacco a una scuola professionale di Kerch in Crimea sale a 18. Lo ha annunciato il governatore della Crimea Sergei Aksyonov secondo quanto riportato dall’agenzia Itartass precisando che i feriti sono 40. L’attacco alla scuola non è considerato dagli inquirenti un attacco terroristico ma sarà indagato come «omicidio». Lo riferiscono fonti investigative riportate da Russia Today. «Il sospetto assalitore si è sparato. Era al quarto anno dell’istituto professionale di Kerch. Il suo corpo è stato trovato in biblioteca al secondo piano», ha riferito Aksyonov in tv, senza dare il nome.
Un alto funzionario russo in Crimea ha reso noto che l’autore dell’attacco al college era uno studente che poi si è ucciso. Il killer aveva 18 anni e aveva ottenuto il porto d’armi da caccia da pochi giorni, ha riferito il Comitato della Crimea per i diritti del bambino sempre secondo Interfax. Sei delle quaranta persone ferite nell’attacco sono in gravi condizioni. L’omicida ha prima ucciso i suoi compagni di scuola e poi si è tolto la vita.
Dal 2014, con un referendum che la comunità internazionale non ha riconosciuto, la Russia ha annesso la Crimea, regione fino a quel momento dell’Ucraina in cui era da poco scoppiato un conflitto civile che tuttora continua. Oggi quindi il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto le sue «condoglianze alle famiglie delle vittime» della strage al college di Kerch definendolo una «tragedia». Il leader del Cremlino ha assicurato che «le autorità sanitarie faranno del loro meglio per garantire una pronta guarigione ai feriti». I risultati dell’indagine che è stata aperta, ha detto ancora Putin, «saranno resi pubblici».

Di Redazione

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