BELGRADO, 22 OTT – L’appoggio dell’Italia alla prospettiva di integrazione europea della Serbia e agli sforzi della dirigenza di Belgrado per un compromesso sulla questione del Kosovo e’ stato espresso dal ministro della difesa Elisabetta Trenta, in visita nella capitale serba. “Ho ribadito il sostegno convinto dell’Italia al percorso europeo della Serbia e al programma di riforme necessarie al processo di adesione” all’Unione, ha detto Trenta al termine di un incontro con il ministro della difesa serbo Aleksandar Vulin.
Trenta ha al tempo stesso sottolineato “il forte appoggio dell’Italia agli sforzi del presidente Aleksandar Vucic per un accordo di compromesso con Pristina”. “Siamo consapevoli che il dialogo facilitato dall’Alto rappresentante (Ue Federica Mogherini) affronta problemi complessi. Riteniamo che entrambe le parti debbano esplorare tutte le possibilita’ per arrivare a un accordo che porti alla normalizzazione delle relazioni”, contribuendo in tale modo anche alla pace e alla stabilita’ regionale – ha affermato Trenta, che e’ il primo esponente del nuovo governo italiano a visitare Belgrado.
Vulin, ringraziando l’Italia per il costante appoggio alla Serbia, ha espresso “grande apprezzamento” per l’impegno dei militari italiani nella Kfor, la Forza Nato, a tutela degli interessi e della sicurezza della popolazione serba in Kosovo.
“Senza la presenza dell’Esercito italiano nel 2004 (anno in cui si verificarono gravi e sanguinosi scontri interetnici fra la popolazione di etnia serba e quella di etnia albanese, ndr) oggi in Kosovo non esisterebbero piu’ tanti monumenti e opere d’arte della cultura serba” – ha affermato Vulin. Ribadendo la posizione di neutralita’ militare di Belgrado, il ministro serbo ha espresso soddisfazione per le assicurazioni fornite da Trenta sul fatto che gli effettivi di Kfor non saranno ridotti. Per Vulin, “la Serbia non puo’ accettare la creazione di un Esercito del Kosovo, che avrebbe conseguenze molto negative”. La risoluzione 1244 dell’Onu, ha sottolineato, dice che “Kfor e’ l’unica Forza armata autorizzata a stazionare in Kosovo”.
La Serbia, per l’Italia e’ un Paese chiave per la pace e la stabilita’ nei Balcani occidentali, ha ribadito Trenta in un colloquio con il presidente serbo Aleksandar Vucic. Come ha riferito la presidenza in un comunicato, il ministro Trenta ha aggiunto che l’Italia rispetta la neutralita’ militare della Serbia, anche se apprezza la volonta’ di Belgrado di collaborare con la Nato, e in particolare la partecipazione di reparti militari serbi a missioni di pace dell’Onu e della Ue nel mondo.
Per l’economia serba, ha sottolineato, sono importanti gli investimenti da parte di piccole e medie imprese italiane, insieme alla loro esperienza nell’attivita’ produttiva e di lavoro. Vucic, riferendosi alla situazione nella regione, ha espresso grande preoccupazione per l’intenzione del governo di Pristina di creare un Esercito regolare del Kosovo. Il presidente, come riferito dal comunicato, ha detto di aspettarsi che l’Italia comprenda che simili decisioni “irresponsabili” potrebbero “minacciare la pace e la stabilita’”. Il prossimo anno ricorrono due anniversari: i 140 anni dalle relazioni diplomatiche fra Italia e Serbia, e i 10 dalla firma del partenariato strategico.
Il rafforzamento della collaborazione bilaterale fra Italia e Serbia, il cammino europeo della Serbia e l’attuale situazione politica nella regione balcanica sono stati i temi al centro di un colloquio che il ministro della difesa Elisabetta Trenta ha avuto poi con la premier Ana Brnabic. Per la Brnabic e’ necessario sviluppare i buoni rapporti esistenti in tutti i campi. Ringraziando l’Italia per il “forte e costante appoggio al cammino europeo” della Serbia, la premier ha ribadito l’impegno nell’attuazione del programma di riforme necessarie all’adesione all’Ue, sottolineando che e’ necessario continuare il dialogo tra Belgrado e Pristina. Il ministro Trenta, secondo il comunicato del governo serbo, ha sottolineato l’importanza della missione Kfor in Kosovo, aggiungendo che essa, sotto comando italiano, continuera’ a lavorare per il mantenimento della pace e della stabilita’ in Kosovo. Ricordando il 140/mo anniversario delle relazioni diplomatiche e i dieci anni dell’ accordo di partenariato strategico fra Italia e Serbia, Brnabic ha proposto una seduta congiunta dei due governi a Belgrado.
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Di Redazione

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