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Le assolate giornate primaverili invogliano a programmare fuori città un lungo fine settimana o, meglio, una vacanza per chi riesce ad aggiungere qualche giorno di ferie tra Pasqua e il primo maggio. Il caldo e la luce richiamano il desiderio di stare in mezzo alla natura, magari su un’isola, dove si dimentica lo stress camminando nel verde, rilassandosi al sole o tuffandosi in mari cristallini. Oppure facendo sport o immergendosi nelle tradizionali celebrazioni pasquali. Ecco 7 destinazioni mediterranee, caraibiche ed esotiche da vivere e da prenotare al volo.
Le rutas verdes di Formentera
E’ la più piccola, affollata e modaiola isola delle Baleari, che d’estate anima le vacanze di tantissime celebrities e turisti da ogni parte d’Europa. In queste settimane di primavera l’isola accoglie con una nuova luce che illumina i paesaggi in fiore e accende i tramonti su spiagge semideserte. Il caldo e le giornate lunghe danno la possibilità di scoprire senza stress itinerari nel verde, baie isolate, antiche tradizioni e tanti piccoli borghi. Sono 32 i percorsi nella natura – rutas verdes – che si estendono per oltre 130 chilometri, a piedi o in bicicletta attraverso zone protette e paesaggi bellissimi, punteggiati da ulivi, muretti a secco, mulini, fari e torri difensive. Uno dei più interessanti è lo storico sentiero “Caló de Sant Agustì – el Pilar de la Mola” che parte da Es Calò, un piccolo villaggio di pescatori, attraversa i vigneti della cantina di Terramoll e sale verso il Camì de Sa Pujada, da dove si ammirano paesaggi mozzafiato fino all’altopiano di La Mola. Un’altra passeggiata panoramica è tra i fari dell’isola, da Cap de La Mola a Cap de Barbaria. Per informazioni sugli alloggi e sulle tante attività: www.formentera.es
Repubblica Dominicana con la famiglia
Natura incontaminata, ampie spiagge bianche con acque basse e calme color smeraldo e numerose attrazioni e servizi su misura: la Repubblica Dominicana è una destinazione caraibica ideale per chi viaggia con tutta la famiglia. E’ soprattutto Punta Cana, nella parte orientale dell’isola, a offrire numerose strutture family friendly: il Manatí Park è un parco faunistico con delfinario che ospita più di 150 specie di animali e propone esperienze uniche come la possibilità di nuotare con i delfini. Tra le escursioni più avventurose vale la pena vivere l’esperienza di volare appesi a una fune in acciaio – lo zipline – nello Scape Park che offre anche altre attività divertenti nella natura. L’offerta di strutture alberghiere è molto ampia e adatta ai più piccoli: il Nickelodeon Hotels & Resorts Punta Cana, per esempio, dà possibilità di fare colazione con i personaggi della casa d’animazione Nickelodeon, da Spongebob alle tatarughe Ninja. Oppure c’è il Barceló Bávaro con le attrazioni Barcy Water e Pirate Island Park o il Meliá Tropical con la divertente Fun Flinstone Adventure. Anche la capitale Santo Domingo, culla della storia dell’isola, offre visite adatte ai bambini: la zona coloniale può essere esplorata in bici, con il trenino Chu Chu Colonial o con il Trikke, un veicolo ecologico a tre ruote. Per un tuffo nel passato si può percorrere la storia della città con un giro in carrozza, passando tra vie e monumenti storici. Per informazioni: www.godominicanrepublic.com
Montecristo, l’isola del mistero
Svetta sulle acque blu tra l’isola del Giglio e la Corsica e, imperiosa, sovrasta la vicina isola di Pianosa, piatta come rivela il suo nome. E’ l’isola di Montecristo, riserva naturale integrale e biogenetica, la più lontana dalla costa toscana, disabitata e, forse per questo motivo, di una bellezza struggente. E’ una destinazione che emana magia e mistero, proprio perché proibita e lontana. Solo poche persone durante l’anno possono sbarcare a Cala Maestra e camminare tra i profumi di paesaggi incontaminati; ma per la prima volta questa primavera l’Unione europea ha consentito al Parco nazionale dell’arcipelago toscano, che protegge l’isola, di raddoppiare gli sbarchi. Prenotandosi al sito http://prenotazioni.islepark.it chiunque potrà visitare la riserva integrale con passeggiate guidate attraverso le meraviglie di Montecristo: la Villa reale, residenza di caccia di re Vittorio Emanuele III, e l’orto botanico; i sentieri a picco sul mare, le spiagge bianche, la fauna e la flora autoctone.
In veliero al Borneo
Per scoprire la foresta pluviale più antica e il centro di biodiversità più ricco del pianeta è necessario recarsi nel Borneo, tra la Malesia e l’Indonesia. E’ una terra selvaggia, ancora poco sfruttata dal turismo, quindi essenziale nei servizi ma sicuramente emozionante per i paesaggi e la fauna primordiale che regala. Il vero lusso nel Borneo non sono, quindi, i resort o gli alberghi ma il contatto con la natura, con isole bellissime e selvagge e fondali paradisiaci, dove vivono 44 specie autoctone di animali e più di 360 nuove specie tra animali e piante. E’ una terra da esplorare, dove Emilio Salgari ambientò le strabilianti avventure di Sandokan e dei pirati attratti dal mare incontaminato e dalle spiagge deserte. Spettacolare è la regione a nordest del Paese, Sabah, che offre una costa varia e bellissima e un entroterra affascinante. Un’altra esperienza da fare è un viaggio in barca sul fiume Kinabatangan, il più lungo della regione, dove si possono avvistare elefanti, oranghi, macachi, coccodrilli, rinoceronti ma anche un’infinità di uccelli e farfalle. Meritano una visita anche Sipadan Island, a sud di Sabah, circondata dall’acqua trasparente color smeraldo e con i fondali più spettacolari del mondo: nel suo parco marino superprotetto solo poche persone al giorno possono entrarvi con barche autorizzate. L’isola è la mecca dei sub e i più coraggiosi possono immergersi a Barracuda Point, dove grossi squali e tartarughe nuotano tra il corallo nero; a South Point, invece, si avvistano gli innocui pinna bianca che riposano sui fondali. La costa è un alternarsi di grotte, cavità e speroni rocciosi dove si ammirano anche dalla riva coralli e pesci rari e variopinti. Il tour operator Kibo Tours (www.kibotours.com) con Star Clippers (www.starclippers.com) organizza a maggio una crociera con un veliero tra le regioni del Sarawak, a sud, e del Sabah, a nord della costa del Borneo. Si salpa da Singapore verso Kuching, capitale del Sarawak: nota come la “città dei gatti”, è da percorrere a piedi lungo le stradine del centro dal fascino coloniale, con i portici che ospitano musei e piccole botteghe di artigiani locali.
Kalymnos tra immersioni e arrampicate
E’ famosa per la pesca delle spugne e, in alcuni punti, sembra proprio una spugna pietrificata e riarsa dal sole: la bella isola del Dodecaneso è ricca di rilievi calcarei, di fiordi profondi, di acque di un blu intenso e di case color pastello con piccoli particolari architettonici che testimoniano un ricco passato. Con il declino del mercato delle spugne, che tuttavia restano il simbolo dell’isola, gli abitanti hanno convertito le barche in pescherecci. Sul lungomare di Pothia, porto principale dell’isola incastonato in un ampio golfo della costa sud-orientale, il museo della nautica e delle tradizioni popolari racconta la storia dell’antichissima pesca delle spugne e le difficili e spesso tragiche vite dei suoi cercatori. Le leggende e i racconti del mestiere che gli abitanti portarono in tutto il Mediterraneo si trovano anche all’interno dell’ufficio di Nickolas Vouvalis, un ricco mercante di spugne che nel XIX secolo costruì la sua casa proprio dietro all’attuale museo archeologico della città. Chi vuole provare l’ebbrezza di pescare le spugne in immersione, può rivolgersi all’ufficio del turismo che organizza corsi e noleggia l’attrezzatura. Di grande fascino è anche l’antica capitale Chorio, a 3 chilometri a nord-ovest del capoluogo, piena di vecchie ville tra alberi secolari e con il castello di “colei che ha le mani d’oro”, un’antica fortezza costruita dai Cavalieri di Rodi su resti bizantini, al cui interno è conservata l’icona di una Madonna con le mani d’oro.
Le tartarughe verdi di Tetiaroa
A nord di Papete, in Polinesia, lo spettacolare atollo di Tetiaroa è un’oasi naturalistica che vanta una biodiversità eccezionale, con oltre 170 specie di pesci tropicali e 38 piante endemiche; in particolare è l’habitat perfetto per le tartarughe verdi che nuotano nelle acque della sua laguna, le più limpide e incontaminate che si possano immaginare sulla terra. Tra le specie di tartarughe marine più comuni in questo territorio, nei tempi antichi la green turtle era considerata dai polinesiani un animale sacro, che esce dal mare per nidificare sulla terraferma, connettendo, così, i due mondi. Il lussuoso eco-resort The Brando è impegnato in prima linea nella sua tutela: in collaborazione con Tetiaroa Society organizza ogni giorno tour guidati dell’atollo con ricercatori e guide naturaliste a piedi o a bordo della tipica canoa polinesiana a bilanciere. Il team dell’associazione “Te Mana o Te Moana”, che segue il progetto di tutela delle testuggini, ha registrato 1.300 tracce di nidificazione e circa 50mila uova deposte, entrambi più del doppio di qualsiasi altra stagione negli ultimi 11 anni di studio. Generalmente l’atollo privato di Tetiaroa è il luogo perfetto per i viaggi di nozze: romantico e immerso in una natura incontaminata regala vacanze rilassanti, ma le acque cristalline dei suoi piccoli motu, gli isolotti che lo compongono, attirano anche gli amanti del mare, dello snorkeling e delle immersioni che qui trovano un paradiso ineguagliabile con oltre 160 specie di pesci tropicali e diverse tipologie di corallo; da scoprire con esperti biologi marini. La destinazione si raggiunge solo attraverso voli privati in esclusiva per il resort The Brando.
Per maggiori informazioni: https://thebrando.com
Spiagge esotiche e shopping a Mauritius
E’ impossibile non innamorarsi di quest’angolo di paradiso, situato tra il Tropico del Capricorno e l’Equatore; isola verdissima, circondata da spiagge esotiche e ricoperta da lussureggianti piantagioni di vaniglia e canna da zucchero. Se un tempo la produzione del rum e l’industria tessile erano le risorse economiche più importanti, da decenni ormai lo è diventato il turismo: per preservare il territorio Mauritius si impegna a costruire resort a basso impatto ambientale e a ideare itinerari come La Route du Thé, un percorso nel sud dell’isola che attraversa le piantagioni tra Saint Aubin e Bois Cheri, con aziende produttrici, case coloniche e punti di degustazione. La tendenza è di preservare lo splendore dei parchi nazionali, come quello delle gole della Riviera, e della foresta, carica di profumi di spezie; del mare, protetto dalla barriera corallina e ideale per le immersioni, e della costa che offre spiagge bianche alternate a spettacolari scogliere nere, come il Pont Naturel. Sulla costa settentrionale di Mauritius, la più soleggiata, Grand Baie è la località balneare più frequentata per i tanti locali e i ristorantini sulle spiagge; dal suo porto ci si imbarca per gli isolotti di Ile Plate, Ilot Gabriel, Coin de Mire e Ile aux Serpents, bellissime riserve naturali. Prima di recarsi nella caotica e bella capitale Port Louis, incorniciata tra alte montagne e il mare, è possibile fare un’esperienza unica: in barca si raggiunge Trou aux Biches, una spiaggia da sogno dove si fa il bagno in mare con le tartarughe, che libere si lasciano accarezzare tra i fondali limpidi color smeraldo. Port Louis è la perfetta sintesi del mix di popoli che la abitano: qui palazzi moderni convivono con le ultime pagode in legno della panoramica Cittadella. E’ qui, nei suoi tanti mercatini e boutique, che si possono fare acquisti di prodotti artigianali e gastronomici per portarsi a casa un po’ della bellezza e dei colori di quest’isola africana. Lo shopping tour inizia nel cuore di Port Louis, al mercato centrale che, assieme a manufatti dell’artigianato mauriziano e ai capi di abbigliamento locale, offre prodotti alimentari e deliziose spezie tipiche dell’isola. Al pian terreno, accanto alle bancarelle di verdura e frutta tropicale, si trovano tantissime varietà di spezie, tisane e tè alla vaniglia; al piano superiore sono in vendita oggetti di artigianato locale per la casa come ceste, tappeti e colorati batik. Tra gli articoli più apprezzati ci sono le stoffe di cotone e cashmere utilizzate per creare pashmine e foulard. A due passi dal mercato, il Caudan Waterfront è un grande centro commerciale all’aperto dove spicca il Craft Market, un bazar composto da 36 stand allestiti su due piani e caratterizzato da un’atmosfera ricca di fragranze esotiche. Entrando, si è pervasi dal profumo di legno mentre i riflessi turchesi e le sfumature verdi delle pareti ricordano i colori brillanti dell’isola. A pochi minuti di macchina, in direzione del giardino botanico di Pamplemousses, si può fare visita all’Aventure du Sucre, ex fabbrica di zucchero oggi convertita in un museo, dove vengono illustrate tutte le fasi di realizzazione di questa importante risorsa per l’isola.  Per organizzare il viaggio: www.tourism-mauritius.mu/it
ANSA

Di Redazione

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