“L’Eurogruppo accoglie con soddisfazione la valutazione delle istituzioni europee che la Grecia ha preso le azioni necessarie per realizzare tutti gli impegni di riforma e che ci sono le condizioni per la materializzazione della prima ‘tranche’ di misure per alleviare il debito: il board dell’Efsf e il gruppo di lavoro dell’Eurogruppo sono attesi approvare il trasferimento alla Grecia dei profitti maturati dalla Bce per la detenzione dei bond ellenici e alla riduzione a zero dell’aumento dei margini di interesse su certi prestiti Efsf per un valore totale di 970 milioni di euro”.
Con queste parole l’Eurogruppo ha dato il via libera alle misure di alleviamento del debito ellenico.
4,8 miliardi, sono gli Euro che devono rientrare nelle casse greche entro il giugno del 2022. Il rientro della cifra è previsto in tranche semestrali, ed era vincolato all’approvazione delle misure che rendono più semplici i pignoramenti delle prime case dei cittadini greci insolventi.
Del via libera alla prima quota se ne era discusso già all’incontro dell’Eurogruppo di marzo, ma era stato rimandato perché tra le tredici riforme approvate sulle sedici concordate tra Ue e Atene non c’era quella che superava la legge Katseli. Una legge approvata dal governo Tsipras nella fase più acuta della crisi economica per tutelare le prime case, ma considerata dai creditori troppo generosa.
L’accelerazione del Governo greco, nello scorso fine settimana, ha portato a un superamento delle norme sui pignoramenti delle prime case rendendoli più semplici e veloci trovando il favore dei creditori, aprendo la strada al via libera arrivato oggi alla prima tranche di un miliardo di euro.
Leggi tutto