“Radio radicale: a chi appartiene veramente?”.
Lo ha domandato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Vito Crimi, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook perché “negli ultimi giorni si parla tanto della ‘voce libera’ di Radio Radicale, che senza aiuti dello Stato rischierebbe di ‘spegnersi’”.
Ma, ha osservato Crimi, “dal 1994 ad oggi Radio Radicale ha percepito contributi pubblici per oltre 200 milioni di euro (14 milioni di euro l’anno). La radio fa capo alla società Centro di Produzione Spa”.
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