«Da quasi 12 anni, e cioè dal primo VDay, larga parte dell’informazione fa il gioco dei 5 Stelle, demonizzandoli a ogni piè sospinto e facendo dunque il suo gioco. Passano gli anni, ma non imparano mica. Basta pensare a come sull’arresto di De Vito (giustamente) si dedichino chilometri di sdegno, ma se invece l’arrestato è di centrodestra o più ancora di centrosinistra, l’informazione indugi in merito assai di meno».
Lo scrive su Facebook il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi.
Si tratta, prosegue Scanzi di «un atteggiamento imperdonabile e pure idiota, perché così chi vota 5 Stelle lo fa ancor più convintamente e chi non sa cosa fare – di sicuro – non vota “quelli di prima”. Se per i 5 Stelle De Vito a oggi è un’eccezione, peraltro cacciata un attimo dopo l’arresto, per gli altri l’arresto è quasi un’abitudine. Una tremenda abitudine. Poi i 5 Stelle hanno miliardi di falle e limiti, ma sulla “questione morale” non c’è proprio partita. Dato di fatto».
«È notizia di ieri: “Inchiesta sanità Umbria”, arrestati il segretario Bocci e l’assessore regionale Barberini. Indagata pure la governatrice Marini. Tutto rigorosamente made in Pd. Un fatto gravissimo. Di fatto è stata decapitata una regione. Zingaretti ha commissariato il partito. Se fosse successo ai 5 Stelle, immaginate cosa sarebbe esploso su giornali e tivù? Ragazzi, in tutta sincerità: ma con questi dirigenti qua, al netto della buonafede dei TANTI che vogliono il bene del Pd (e della politica) e per questo si impegnano con passione e costanza, dove diavolo pensate di andare?» conclude.
Arresti Pd in Umbria, Scanzi: «Se fosse successo ai 5 Stelle, immaginate cosa sarebbe esploso su giornali e tivù?»