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Cara Sangiorgi, è vero eri commissariata, ma non da me che ti ho solo chiesto di rimuovere un assessore condannato in terzo grado per lesioni, falso e calunnia, bensì dalla lega. Sa tutta Imola che ogni tua scelta passava dal consigliere leghista Carapia e non dai ragazzi del M5S. Insieme a lui e al deputato Tonelli della Lega e del Sap (per intenderci quello che sostiene che Aldrovandi e Cucchi siano morti per caso) hai smesso di ascoltare il gruppo M5S di Imola e ti sei isolata da tutti”.
Questa è la replica di Massimo Bugani, capo dello staff di Virginia Raggi, alle dichiarazioni rese dalla sindaca dimissionaria di Imola Manuela Sangiorgi.
“Nessuno di noi, e tantomeno io, ti ha mai imposto nulla – prosegue Bugani-. Ci siamo sentiti due volte in 15 mesi e la seconda volta era proprio per ricordarti che nelle regole del movimento non si lascia spazio a persone condannate”.
“La prima volta invece era per una tua richiesta di legge ad personam su Imola per uscire dall’impasse CONAMI – continua il pentastellato -. Ti dissi che non era possibile e ti consigliai di fare una conferenza stampa per denunciare la grave scorrettezza del PD che aveva cambiato le regole per le nomine nel CONAMI pochi giorni prima delle elezioni imolesi proprio per non consentire al nuovo sindaco di Imola che sarebbe arrivato (ovvero tu) di potersi muovere. La conferenza non l’hai mai fatta perché mi dicevi che avevi paura”.
“Ora puoi farti pubblicità usando il mio nome e quello di Grillo per fare sponda a Salvini finché vuoi – attacca Bugani -, ma sai benissimo che la realtà è solo una, ovvero che non vedevi l’ora di far cadere tutto per favorire la Lega e per far male a tutti quei ragazzi che avevano dato l’anima per vincere a Imola.
Hai fatto tutto ciò che hai voluto dal primo all’ultimo giorno, purtroppo il movimento non ha ancora una struttura e nessuno è potuto intervenire per evitare di farti fare i danni che hai fatto”.
“E adesso finitela tutti con questa storia di Bugani caput mundi – conclude l’esponente del Movimento – perché io in Emilia-Romagna mi sono sempre spaccato le ossa per il M5S, ma non ho mai comandato nulla, mai imposto nulla, mai dato ordini a nessuno in nessun comune e e in nessun ruolo.
Capisco che chi non riesce a emergere per le proprie qualità cerchi la scorciatoia calunniando le persone conosciute dai giornalisti perché questo fa gola e garantisce 4 articoli con la fotina, però (mi rivolgo ai prossimi Sangiorgi che ci proveranno) ricordatevi che dopo quei 4 articoli nessuno parlerà più di voi. Quando finiscono di sfruttarvi, vi dimenticano.
Avanti il prossimo.
In alto i cuori”.
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Di Redazione

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