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«Se tutto andasse come sembra volere andare dovremmo ragionare per una graduale ripresa nella seconda metà di maggio».
Così l’infettivologo Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, intervenendo al programma Il mio medico su Tv2000.
«Le misure restrittive è altamente probabile che debbano andare oltre Pasqua. Mi piacerebbe dire il contrario ma sono settimane che sono convinto che queste misure finiranno per andare oltre», ha aggiunto Galli.
«Tutto dipende dalla capacità di non avere altri focolai nel Paese oltre la Lombardia – ha aggiunto l’esperto -. Questo è fondamentale perché se ci ritrovassimo un’ altra situazione lombarda ricominceremmo tutto da capo».
Parlando stamane a Omnibus su La7, Galli ha detto che «siamo di fronte ad una malattia che rimane orfana, abbiamo difficoltà a trovare qualcosa che veramente funzioni. Limitazioni da questo punto di vista ne abbiamo di veramente importanti, non ci sono dati precisi su quanto funzioni questo o quel farmaco, compresa la clorochina. Sulla clorochina ‘fai da te’, fuori dagli ospedali vorrei sottolineare alcuni pericoli oggettivi».
«Le persone con favismo, che in Italia non sono poche, questo farmaco non lo possono assumere perché rischiano crisi emolitiche, effetti collaterali molto pesanti e molto pericolosi. Questo farmaco crea anche problemi cardiologici. Messo tutto assieme, abbiamo poco da usare, se non nulla, a livello domiciliare», ha spiegato l’esperto.
«Continuiamo a trovare difficoltà a capire quanto funzionino farmaci che somministriamo in ospedale, con un paio di eccezioni che ci danno speranze o quantomeno qualche soddisfazione», ha aggiunto l’infettivologo.
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Di Redazione

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