Il rischio di un nuovo lockdown prima di Natale «c’è, ma se prendiamo provvedimenti credo che potremmo convivere con la presenza del virus. È necessario scovare più positivi possibile, soprattutto gli asintomatici; più li controlliamo e meno contagiano»
Così Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, intervenendo stamane su Rai Radio2 a ‘Non è un Paese per giovani’.
«Le terapie intensive sopra 50-60% dei posti letto è un dato che può essere considerato ‘il punto di non ritorno’» – ha aggiunto – «perché la situazione diventa difficile da gestire e il rischio è di passare da una crescita lineare a una esponenziale».
Le dosi di vaccino anti Covid «arriveranno da metà del prossimo anno in una quantità disponibile per tutti”. E tra un anno come staremo? “Tra un anno avremo ancora effetti e ferite. Il virus potrà essere declassato a più gestibile e governabile anche da un punto di vista terapeutico e dell’assistenza ai pazienti», ha detto ancora il virologo, aggiungendo che il vaccino antinfluenzale «è un’opportunità per tutti» e «diventa necessario per i soggetti a rischio. Risolve in parte la diagnosi differenziale, riduce la quota di complicanze per l’influenza quindi l’impatto dei servizi sanitari e addirittura sembra che aumenti le difese immunitarie riducendo le possibilità di infezione da Covid».
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Di Redazione

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