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Come ci prepariamo alle vacanze? Con un tubo di crema solare. Il 90% di noi la usa almeno una volta in spiaggia. Nuovo ‘chiodo fisso’ per tutta la famiglia, si trovano ovunque e perfino nei piccoli alimentari. L’offerta è vasta, le fasce di prezzo vanno dai da 5 ai 100 euro e, se in Italia la fetta di mercato più ampia riguarda i prodotti tecnologici, la nuova mania è acquistare in giro per il mondo quelli più ‘artigianali’, magari fatti a km 0, al profumo di fiori, di cocco e menta e dall’impronta senza dubbio esotica con tanto di palme impresse sui flaconi. Con la complicità di un aereo da prendere (con i conseguenti limiti di ml in valigia) lo shopping solare si fa lontano, molto lontano da casa, ma è irrinunciabile. Instagram pullula di scatti di prodotti più originali e perfino primordiali anche se di qualità discutibile. L’esterofilia è il trend del momento, fiutato anche dalle principali catene di profumerie europee come Sephora che fa largo ai più originali importati (di qualità garantita per il mercato europeo), mettendoli in bella mostra fra gli scaffali affianco ai più seriosi protettori solari made in Europe.
Le abitudini nostrane sono cambiate. Una volta si usavano nivea o birra, oli e pomate per idratare e assumere un colorito biscotto che tanto piaceva e i protettori erano visti con orrore, oggi si punta a proteggere la pelle e prevenire macchie, rughe e i solari si spruzzano anche fra i capelli. Fatto sta che in Europa, fra i 5 paesi Big, a sorpresa gli italiani dimostrano di consumarne un bel po’, superando i più ‘bianchicci’ vicini tedeschi ed inglesi. La Francia domina il mercato del sun care con 401 milioni di euro spesi in un anno. L’Italia si piazza al secondo posto con 366 milioni spesi, seguita dall’Inghilterra (280 milioni) e dalla Germania (191 milioni). I dati li hanno snocciolati gli esperti riuniti a fine aprile a Bruxelles in occasione del ventisettesimo Sun Protection global Summit.
Secondo una recente analisi, infatti, la protezione solare rappresenta quasi il 90% della cura totale del sole. I prodotti di protezione solare hanno registrato una crescita del 2,9% rispetto al 2016, per un totale in valore di 8,9 miliardi di dollari “Il mercato per la cura del sole è cresciuto del 2,5% nel 2016, – spiegano gli analisti – La domanda crescente per i prodotti per la cura del sole e per la cura della pelle multifunzionale stanno aumentando e si prevede un incremento delle vendite pari a di 11,1 miliardi dollari entro il 2020”.
E il mercato europeo delle cure solari è pieno di sfide, soprattutto perché i prezzi delle materie prime in Europa sembrano essere i più cari al mondo (sono alte le tasse d’importazione), sono anche costosi gli studi a monte dei prodotti per la definizione dei livelli di protezione SPF e contro gli UV-A. Ma di fronte a tanta voglia di ‘leggerezza’ nei confronti di questi prodotti da sempre associati ai moniti dei dermatologi che ci rimproveravano di non usarli, i produttori europei ora si interrogano per dare un tocco più frivolo e allegro anche ai prodotti nostrani, che forse hanno trascurato per parlare solo di SPF e livelli di protezione. Perciò le maison specializzate in schermi solari avvivano campagne di comunicazione meno scientifiche e tecniche, abbinando i prodotti a volti noti e ad eventi più glamour. I solari ora vanno di moda.
Sul fronte novità, infatti, si segnalano formulazioni che, appena a contatto con l’acqua, aumentano la loro efficacia invece che disperderla (brevetto Shiseido, wet force), gli oli e gli spray che schermano le chiome profumandole (Wella Professionals e System Professional) e le creme colorate e con filtri minerali al 100% da mettere in spiaggia (Skinceuticals). Da Comfort Zone arriva la crema SPF50+, con formulazione antimacchia specifica per viso e decolletè con estratto di Luppolo che inibisce la sintesi della melanina limitando così la comparsa di macchie cutanee e iperpigmentazioni localizzate  e il latte spray protettivo SPF10. Da Nars invece un rituale beauty come il primer diventa protettivo, adatto anche in città in funzione antiossidante oltre che schermo solare, è lo Smooth & Protect Spf 50/pa ++++. Fra i prodotti esotici la più ambita pare essere la linea St.Barth all’aloe e menta che arriva dai Caraibi francesi su ricette locali. La linea solare Rilastil, 7 referenze tutte dalla protezione molto alta (SPF 50+) è l’unica documentata come Photo Protection Theory, la teoria della foto protezione verso il danno attinico della pelle dando così la sicurezza di una protezione dermatologica prima, durante e dopo l’esposizione solare e la gradevolezza di un cosmetico. E’ composta da una miscela di estratti vegetali ricchi di sostanze antiossidanti e lenitive che agendo in sinergia forniscono un’azione anti-aging, proteggono il dna cellulare dai danni causati dalle radiazioni uv e restituiscono alla cute idratazione e morbidezza, stimolandone la rigenerazione.
Da Lancome, le formule di Soleil Bronzer hanno come obiettivo la protezione dagli effetti dannosi degli UVA/UVB e dei radicali liberi e la texture è coinvolgente con una profumazione di bergamotto, limone, noce di cocco e mandorla. Da Wycon Cosmetics la novità sono lo Spray Aerosol protettivo con tecnologia upside down dalla texture invisibile e fresca. Arricchito con Olio di Jojoba e Vitamina E, aiuta a contrastare i radicali liberi donando morbidezza e idratazione e l’Alla Over, lo stick colorato che protegge dai raggi solari il viso, le labbra e il contorno occhi. Colora e corregge le imperfezioni, adattandosi ad ogni tono di pelle, con SPF 30 per un effetto polvere vellutato e setoso. Il marchio must have Miami Beach propone espressamente dedicato al viso la Faces Sunscreen Lotion
(di Agnese Ferrara) Fonte: Ansa.it

Di Redazione

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