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Per le partite Iva c’è la parte di fondo perduto, che lo scorso mese è stata di 600 euro e questa volta dovrebbe essere aumentata a 700-800. Si stanno cercando le risorse ad hoc per ripartirle al meglio, garantendo però questa volta nella seconda tornata che si vadano a garantire queste risorse a quelli meno ricchi».
Lo ha dichiarato il viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni.
«Chi ha una dichiarazione dei redditi molto alta non credo che ne abbia totalmente bisogno nel breve», ha aggiunto.
Si sta anche lavorando per capire come gestire successivamente a questa fase tutti gli eventuali ritardi di pagamenti. Si sta ragionando», ha detto il ministro, evidenziando che «nella seconda fase si ragionerà per capire come andare incontro a chi ha avuto difficoltà», ha detto ancora Buffagni.
«Siamo consapevoli che ci saranno alcune imprese che non ripartiranno, quindi il reddito di cittadinanza sarà uno strumento di sostegno nel breve, certo bisogna garantire una ripartenza sostenibile per quelle che invece potranno ripartire», ha affermato il viceministro, che ha affrontato anche il tema del pagamento delle pensioni: «Non c’è questo pericolo. Certo è che tanti pensionati saranno ancora l’ammortizzatore sociale delle famiglie, soprattutto dopo questa crisi, perché tanti avranno difficoltà, quindi si figuri se andiamo a toccare i pensionati in questo momento».
Buffagni infine ha detto: «È come un’economia di guerra con un nemico invisibile che dobbiamo evitare di far ricrescere. Perché se gestiamo male la fase 2 rischiamo di rientrare e cadere di nuovo in una seconda fase del virus che farebbe dei danni economici incalcolabili oltre ad ulteriori morti».
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Di Redazione

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