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“Si può parlare di tutto. Si può far bene e si può sbagliare. È normale. È nella natura delle cose. Ma quando governi un Paese, hai delle responsabilità. Sono giorni che si discute accesamente del disegno di legge del senatore della Lega Pillon sull’affido condiviso”.
Così il vicepremier e capo politico del Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“Una riforma dell’affido è un punto del contratto di governo e si deve portare avanti, ma con criterio. È la mia opinione” ha osservato il leader 5Stelle “E il ddl Pillon, diciamocelo, va riscritto, perché rischia seriamente di minare l’equilibrio e la stabilità quotidiana dei figli. C’è troppa rigidità nella suddivisione del tempo che un figlio dovrebbe trascorrere separatamente con il proprio papà e la propria mamma”.
“Come si può pensare che un bambino debba passare 15 giorni con il papà e 15 giorni con la mamma come se fosse una formula matematica? È giusto, ma solo in teoria. E se i due genitori vivono in due città diverse, magari distanti? E come si risolve il problema della frequenza scolastica?
Sia chiaro la mia vuole essere una critica costruttiva, che faccio ovviamente a nome di tutto il MoVimento 5 Stelle,” ha aggiunto.
“Quando parliamo dei figli l’unica strada percorribile è quella del buon senso, evitando qualsiasi tipo di forzatura. Un figlio non è un diritto, né un oggetto. Un figlio è un atto d’amore ed è dovere della politica mettere in condizione i suoi genitori affinché gli possano dare il meglio” ha concluso Di Maio “Quindi pensiamoci bene, perché se si sbaglia sui figli poi tornare indietro è difficile. Sediamoci al tavolo, riscriviamo la legge, facciamolo anche con le opposizioni e pensiamo solo a una cosa: a tutelare il futuro dei nostri figli!”.
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Di Redazione

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